Oggi vi propongo la lettura di un brano attribuito a Bodhidharma, il fondatore del buddhismo Zen. In questo testo, il maestro ci invita a scoprire il nostro vero sé, la nostra natura buddhica, che è la fonte di ogni saggezza e felicità. Non basta seguire le pratiche esteriori della religione, come recitare i sutra o osservare i precetti, se non siamo capaci di guardare dentro di noi e di risvegliare la nostra coscienza. Solo così possiamo incontrare il Buddha, che non è un’entità separata, ma la nostra stessa essenza. Vi invito a riflettere su questo insegnamento, che è al cuore della meditazione Zen, e a cercare di applicarlo nella vostra vita quotidiana. Sono sicuro che ne trarrete grandi benefici spirituali e materiali.
«Se desiderate vedere il Buddha, dovete esaminare la vostra stessa natura interiore; codesta natura è il Buddha stesso. Se non avete visto la vostra natura, a che serve pensare al Buddha, o salmodiare i sutra, o digiunare, o osservare i precetti?
Pensando al Buddha, i vostri atti meritorï porteranno frutto; salmodiando i sutra, potrete sviluppare un intelletto brillante; osservando i precetti, potrete rinascere in cielo; esercitandovi nella carità, potrete essere abbondantemente ricompensati; ma quanto a cercare il Buddha, non potreste essere più lontani.»
Bodhidharma (m. nel 533)
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Bodhidharma – Wikipedia
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Buddha – Insegnamenti (macrolibrarsi.it)
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